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From «antagonistic» to «empathic»


Autore:

Giacomo Rojas Elgueta

Title [Eng]:

From «antagonistic» to «empathic»: the ‘long-term contracts’ continuum and the role of the UNIDROIT principles


Titolo [Ita]:

Da «antagonista» a «empatico»: il continuum dei “contratti a lungo termine” e il ruolo dei principi UNIDROIT

Data pubblicazione: 20/10/2023

Fascicolo: XXVII - anno: 2022 - pp. 139-160.

Lingua: Inglese.

Abstract [Eng]

The paper addresses what value should be given to the parties’ silence on the allocation of risk within long-term contracts.

The common law tradition adopts the doctrine of absolute contracts, according to which, in case of unforeseen contingencies, the promisor’s performance is neither excused nor adjusted, thereby conceiving long-term contracts as self-sufficient instruments. This strand of thought fits the so-called «antagonistic contracts», in which the parties aim at allocating all possible risks ex ante.

On the other hand, pursuant to several civil law systems and the UNIDROIT principles, parties’ silence on a certain contingency is interpreted as their intent to share the risk, thus intending a long-term contract as a flexible framework. Said approach suits the so-called «empathic contracts», which aim at adapting to contingencies through an ex post loss distribution.

On the assumption of this dichotomy, the essay submits that among English law and the civil law no approach is superior to the other but, in the absence of ad hoc remedies, it becomes essential for the parties to choose the correct governing law depending on the «antagonistic» or «empathic» nature of the contract.


Keywords: long-term contracts; risk allocation; change of circumstances; absolute contracts; relational contracts.


Abstract [Ita]

Il contributo si interroga su quale valore attribuire al silenzio delle parti nell'allocazione dei rischi nei contratti di durata.

I sistemi di common law sposano la teoria dei contratti completi, secondo la quale, nel caso di sopravvenienze impreviste, la prestazione del debitore non è dispensata né mitigata, concependo i contratti di durata come strumenti autosufficienti. Questo orientamento si adatta ai cc.dd. “contratti antagonisti”, in cui le parti mirano ad allocare tutti i rischi ex ante.

D'altro canto, secondo vari sistemi di civil law e i principi UNIDROIT, il silenzio delle parti rispetto alle sopravvenienze deve essere inteso come volontà di ripartire il rischio, intendendo i contratti di durata quali strumenti flessibili. Questa impostazione si addice ai cc.dd. “contratti empatici”, che mirano a adattarsi alle sopravvenienze con un’allocazione ex post dei rischi.

Sul presupposto di questa dicotomia, secondo il saggio, fra la tradizione di common law e quella di civil law non esiste un sistema più efficiente, ma, in assenza di rimedi ad hoc, diviene essenziale per le parti scegliere quale legge applicabile la più adatta alla natura “antagonista” o “empatica” del contratto.


Parole chiave: contratti di durata; allocazione del rischio; cambiamento di circostanze; contratti assoluti; contratti relazionali.



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