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La tutela linguistica della vittima alloglotta: riflessioni a margine del d.lgs. 212/2015


Autore:

Silvio Sau

Titolo [Ita]:

La tutela linguistica della vittima alloglotta: riflessioni a margine del d.lgs. 212/2015

Title [Eng]:

The Linguistic Protection of the Victim Speaking a Foreign Language: Reflections on Legislative Decree 212/2015

Data pubblicazione: 27/10/2022

Fascicolo: XXVI - anno: 2021 - pp. 357-364.

Lingua: Italiano.

Abstract [Ita]

Con la Direttiva 2012/29/UE, intitolata “Norme Minime in Materia di Assistenza e Protezione delle Vittime di Reato” ed attuata in Italia con il d.lgs. n. 212/2015, il diritto dei Paesi membri, si apre a vaste prospettive di civiltà giuridica: nuovi principi generali permeano il diritto penale dei singoli Stati e la coordinazione di questi con le rispettive legislazioni forma un sistema organico di riferimento che, a prescindere dal luogo di svolgimento del processo, garantisce condizioni paritarie di informazione, protezione e assistenza della vittima di reato. In Italia ha avuto particolare rilievo l’inserimento dell’art. 143bis, le cui disposizioni permettono alla vittima alloglotta un’adeguata partecipazione al procedimento penale, durante la fase investigativa e durante quella processuale. Infatti, se prima i confini linguistici coincidevano a quelli nazionali, e il ricorso alla intermediazione linguistica era raro, attualmente i processi di movimento transnazionale complicano le dinamiche di intermediazione linguistica anche nel procedimento penale. Altre norme inserite nel codice di rito sono gli artt. dal 90 bis al 90 quater c.p.p., decisivi per la tutela della vittima già nella fase preprocessuale: avrà infatti diritto ad un’adeguata assistenza legale e all’assistenza di ulteriori professionisti capaci di valutare le sue eventuali condizioni di vulnerabilità.


Parole chiave: alloglotta; interprete; vittima; tutele; assistenza.

Abstract [Eng]

Directive 2012/29/EU, “Minimum Rules on the Assistance and Protection of Victims of Crime” implemented in Italy with Legislative Decree no. 212/2015, new principles permeating the criminal law of the member States and coordinating these with the respective legislations in order to form an organic legal framework that guarantees equal conditions of information, protection and assistance to victim of a crime. In Italy, the introduction of Article 143bis, whose provisions allow the non-native-speaking victim an adequate participation in the criminal proceedings, during the investigation phase and during the trial phase, has been of particular significance. In fact, while for long time linguistic borders have coincided with national borders, and the use of linguistic intermediation was rare, the increase of transnational movement of individuals has created new challenges in the dynamics of linguistic intermediation also in criminal proceedings. Other provisions implemented in the Code of Criminal Procedural Law are Articles 90 bis to 90 quater, decisive for the protection of the victim in the pre-trial phase. Indeed, they introduce the right to adequate legal aid and the assistance of professionals capable of assessing his/her possible conditions of vulnerability.


Keywords: non-native speaker; interpreter; victim; protection; assistance.





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