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La rinuncia del papa: la formazione della norma che la prevede


Autore:

Francesco Falchi

Titolo [Ita]:

La rinuncia del papa: la formazione della norma che la prevede

Title [Eng]:

The Papal Renunciation: How the Rule Was Originated

Data pubblicazione: 27/10/2022

Fascicolo: XXVI - anno: 2021 - pp. 149-170.

Lingua: Italiano.

Abstract [Ita]

La decisione di rinunciare all’ufficio papale, assunta da Benedetto XVI, ha fornito l’occasione per esaminare l’elaborazione della disciplina della rinuncia nei Codici del XX secolo e, specificamente, del canone 221 contenuto nella codificazione del 1917. La questione sulla legittimità della rinuncia venne sollevata per prima volta nel 1197, allorquando Celestino III comunicò al Collegio cardinalizio la volontà di rinunciare, ricevendo una decisa risposta negativa; posizione confermata dal successore Innocenzo III, secondo il quale l’unione spirituale tra il papa e la Chiesa romana si può sciogliere solo con la morte. Il tema si ripropose nel 1294 a seguito della rinuncia da parte di Celestino V, il quale stabilì, con atto normativo, che il papa poteva legittimamente dimettersi dal suo ufficio; disposizione riprodotta nella Costituzione Quoniam promulgata dal successore Bonifacio VIII. Allora si è ritenuta legittima la rinuncia all’ufficio papale purché fatta per giusta causa, anche in assenza di gravi motivi; indirizzo seguito dai canonisti nella codificazione del 1917 ed in quella del 1983, che ha fissato il principio della pubblicità. Benedetto XVI, poi, ha dato una magistrale interpretazione concreta di una norma dai tratti essenziali, come Gasparri ed il legislatore del 1983 l’hanno voluta.


Parole chiave: rinuncia papale; collegio cardinalizio; Codex del 1917; Codex del 1983; Codex canonum ecclesiarum orientalium.

Abstract [Eng]

The decision to step down from the papal office taken by Benedict XVI has provided the opportunity to examine the development of the renunciation rule in the 20th century Codes and, specifically, of canon 221 contained in the 1917 codification. The question of the legitimacy of the renunciation was raised for the first time in 1197, when Celestine III informed the College of Cardinals that he wanted to renounce, with a negative answer received; a position confirmed by his successor Innocent III, who maintained the spiritual union between the Pope and the Roman Church can only be dissolved by death. The issue was dealt with again in 1294 following the renunciation by Celestine V, who established that the Pope was allowed to legitimately resign from his office; a provision included in the Constitution Quoniam promulgated by his successor Boniface VIII. Ever since then, resignation from the papal office has been considered legitimate, if for a just cause, without the need for serious reasons. An interpretation followed by canonists in the 1917 codification and in the 1983 one, which established the principle of publicity. Benedict XVI, then, gave a masterly concrete interpretation of a provision with essential contours.


Keywords: papal renunciation; college of cardinals; Codex 1917; Codex 1983; Codex canonum ecclesiarum orientalium.





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